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Mobilitazione degli agricoltori: insieme per cambiare l’agricoltura

Domani, 23 gennaio, sulla statale 16 ad Argenta i trattori scenderanno in strada per protestare contro la crisi e chiedere la revisione della PAC

FERRARA, 22 gennaio 2024 – Una Politica Agricola Comune Europea che toglie risorse alle aziende agricole e una crisi produttiva e commerciale senza precedenti. Per protestare contro un sistema agricolo che continua a penalizzare i produttori e che rischia di cancellare aziende e prodotti italiani, gli agricoltori di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara prenderanno i loro trattori e saranno, domani 23 gennaio a partire dalle 9, sulla statale 16 per la mobilitazione “Insieme per cambiare l’agricoltura”.

Si tratta di un’iniziativa trasversale e aperta a tutti: gli agricoltori di Cia Ferrara hanno dato avuto l’idea di mobilitarsi pochi giorni fa, anche alla luce delle proteste degli agricoltori in tutta Europa, e hanno invitato i produttori delle altre associazioni a unirsi a loro. Si tratta, dunque, di una mobilitazione che ha l’obiettivo di unire nella protesta, perché le gravi problematiche che pesano sul settore sono comuni, indipendentemente dall’associazione di appartenenza o al colore della bandiera.

“Nei giorni scorsi, insieme ad un gruppo di agricoltori e agricoltrici ho condiviso, a titolo personale, una petizione per chiedere una revisione della PAC – spiega Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara – che ha già raccolto molte adesioni “trasversali”. Sull’onda di questa iniziativa gli associati hanno iniziato a chiedere a gran voce di mobilitarci e ho naturalmente colto questo bisogno, del tutto condivisibile, organizzando, davvero in poche ore, la manifestazione che si terrà domani. Diciamolo chiaramente: si arriva a prendere il trattore non per andare nei campi ma in strada quando la misura è colma e in questo caso lo è ormai da diverso tempo. Le aziende sono al limite della “sopravvivenza” e ottenere un reddito dal lavoro agricolo, soprattutto per chi ha investito nel comparto frutticolo, è una chimera. Però andiamo avanti – continua il presidente Cia – non perché siamo masochisti, ma perché chi fa questo lavoro è radicato nel territorio, lo vive, lo custodisce e farebbe di tutto per continuare a fare l’agricoltore. Ora però la nuova architettura verde della PAC ha ulteriormente peggiorato la situazione e a livello europeo veniamo sempre più considerati come un “problema” perché sembra che l’agricoltura non sia più sostenibile da un punto di vista ambientale. E allora vengono tolti ettari coltivabili – la PAC chiede di rinunciare al 4% della superficie per fini ambientali – e ci tolgono il 50% di agrofarmaci e concimi essenziali per proteggersi dalle fitopatie, senza dare alternative e impedendo la ricerca genetica. Ci chiedono, in sostanza, una sostenibilità ambientale che non è sostenibile da un punto di vista economico. Inoltre, da un lato non ci sono politiche serie di valorizzazione commerciale dei nostri prodotti e dall’altro facciamo entrare dall’estero cibo che non è sottoposto agli stessi controlli. Oggi coltivare la terra, produrre cibo e presidiari i territori sembra un disvalore, invece, il settore primario ha come valore fondante proprio la tutela dell’ambiente e trae dalle risorse non rinnovabili la propria capacità di crescita. E a questo sistema, che rischia di far scomparire le produzioni ferraresi ed emiliano-romagnole, vogliamo dire basta in maniera chiara – conclude Calderoni – a partire da domani con una mobilitazione che aprirà un periodo sicuramente “caldo” per l’agricoltura del nostro territorio”.

L’appuntamento per tutti gli agricoltori che vogliono aderire è a partire dalle 9 in due punti della Strada Statale 16 ad Argenta: piazzale “Ex Milani” (davanti al distributore Esso) e alle “Ex 3 Spighe” alla fine della nuova SS 16 (davanti la rotonda)

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