Prevenzione danni da gelate 2023 – Bando

Con la delibera della Giunta regionale Numero 1099 del 26 giugno 2023 è stato approvato il bando unico regionale  sul PSR 2014 -2020  tipo operazione 5.1.04  “PREVENZIONE DANNI AL POTENZIALE PRODUTTIVO FRUTTICOLO DA GELATE PRIMAVERILI” – ANNO 2023”

Sotto una breve sintesi del bando:

  • Le risorse attualmente messe a disposizione sono pari ad 1.048.642,72 Euro.
  • La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 19 settembre 2023 alle ore 13:00.
  • Beneficiari: l’impresa agricola che al momento della presentazione della domanda deve:
    • risultare iscritta ai registri della CCIAA, fatti salvi i casi di esonero previsti dalla normativa vigente;
    • risultare iscritta all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole;
    • presentare un Piano di Investimenti coerente con le disposizioni del presente bando;
    • impegnarsi a rendere disponibili tutti i dati richiesti dalle attività di monitoraggio e valutazione.
    • avere una posizione previdenziale regolare (regolarità contributiva), pena l’inammissibilità. (La verifica verrà effettuata in sede di istruttoria della domanda di sostegno e dell’eventuale concessione dell’aiuto).
  • Spese ammissibili: tutte quelle sostenute per investimenti realizzati sul territorio regionale per:
    • l’acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori fissi e /o mobili con funzione antibrina; in relazione ai bruciatori si precisa che non risultano ammissibili tipologie il cui utilizzo prefiguri la possibile violazione delle normative/disposizioni inerenti alla tutela della qualità dell’aria;
    • l’adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all’inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina;
    • spese tecniche generali, come onorari di professionisti o consulenti, in misura non superiore al 3% dell’importo ammissibile di cui ai precedenti punti.
  • Spese non ammissibili:
    • IVA;
    • investimenti che non rispettino la normativa vigente o che non siano riconducibili a salvaguardia di potenziale produttivo delle aziende frutticole dalle gelate primaverili;
    • spese sostenute con modalità di pagamento non conformi a quanto previsto dall’Allegato 2) al presente bando;
    • serre;
    • manutenzioni ordinarie dei beni mobili ed immobili;
    • acquisto di materiale usato;
    • dotazioni con durata tecnica inferiore a 5 anni.
  • Importi ammissibili e aliquota di sostegno:
    • affinché il PI risulti ammissibile al sostegno, la relativa spesa ammissibile a contributo non potrà essere inferiore a 5.000 Euro;
    • il singolo PI sarà altresì soggetto ad un tetto massimo di spesa ammissibile pari a 200.000 Euro;
    • ogni impresa potrà presentare sul presente bando una sola domanda;
    • l’aliquota di sostegno è pari al 70 % del costo ammissibile dell’investimento;
    • i contributi previsti dal presente bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato o altre agevolazioni, compresi i crediti di imposta, entro il limite di intensità massima previsto dal Reg. (UE) n. 1305/2013 per gli interventi di prevenzione dei danni al potenziale produttivo agricolo, pari all’80% dei costi ammissibili.
  • Criteri di priorità: La valutazione di merito della domanda di sostegno si baserà sui seguenti criteri di priorità:
    • entità del potenziale agricolo a rischio [rapporto tra superficie a frutteto oggetto di investimento/superficie aziendale a frutteto risultante dal Piano colturale 2023 (superfici GIS) caricato sul fascicolo aziendale dell’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole]:
      • 80% < superficie investita/sup.tot. = 9 punti
      • 40% < sup. investita/sup.tot. < 80% = 6 punti
      • sup. investita/sup.tot. < 40% = 3 punti
    • aziende di giovani che hanno avuto concesso il premio di primo insediamento, hanno già concluso il PSA e sono ancora di età inferiore a 41 anni ed insediati da meno di 5 anni al momento di presentazione della domanda di sostegno sul presente bando: 3 punti
    • suscettibilità specie vegetale alle gelate primaverili:
      • suscettibilità alta (actinidia, albicocco, ciliegio, kaki, pesco – incluse nettarine, susino) = 10 punti
      • suscettibilità media (melo, pero) = 5 punti
      • suscettibilità bassa (altre specie frutticole) = 1 punto
    • Il punteggio minimo di accesso sotto al quale un progetto non è considerato ammissibile è fissato in 4 punti.

Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.

Per approfondimenti vai al sito https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020/bandi/bandi-2023/5-1-04-prevenzione-danni-al-potenziale-produttivo-frutticolo-da-gelate-primaverili#foldeeps

La “vendemmia turistica” è regolamentata

Firmato un protocollo d’intesa tra l’Ispettorato del Lavoro e l’Associazione Città del Vino

Il 12 luglio 2023 è stato firmato un Protocollo d’intesa tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Associazione nazionale città del Vino che regola lo svolgimento della cosiddetta “vendemmia turistica” a livello nazionale.
Questa è un’evidente opportunità per le aziende vitivinicole più strutturate per poter regolarizzare “agevolmente” l’accesso al vigneto per i visitatori, in totale sicurezza sia per le aziende sia per gli ospiti.
Nel documento sono state definite e concordate le linee guida necessarie per poter svolgere tale attività senza incorrere in sanzioni o contestazioni da parte degli organi preposti alla sorveglianza.
Gli articoli inseriti nel Protocollo rendono chiaro che, per quanto più snella, la procedura da attivare qualora interessati, è predisposta solo per determinate tipologie di aziende, che abbiano un’impostazione tale per cui sia certificabile la natura del rapporto totalmente estraneo a quello da lavoro subordinato. 

Scalogno di Romagna Igp, una bella opportunità per gli agricoltori

Alla Sagra di Riolo Terme illustrazione del nuovo disciplinare e presentazione del libro su Scalogno e Consorzio

Lo Scalogno di Romagna IGP è un prodotto di nicchia, che sta avendo sempre più richieste sul mercato, ma del quale se ne produce ancora troppo poco rispetto alla richiesta e alla potenzialità di vendita.

Il riconoscimento ufficiale di questo prodotto come IGP è stato ottenuto nel 1997. Negli ultimi anni si è costituito il Consorzio dello Scalogno della Romagna, che vanta al momento 20 aziende associate. Il Consorzio ha rivisto il disciplinare di produzione che è stato approvato ad Ottobre 2022.

La zona di produzione comprende la parte del territorio della Regione Emilia-Romagna atta alla coltivazione dell’Allium Ascalonicum e interessa i seguenti Comuni:

in provincia di Ravenna: Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme,

Solarolo;

in provincia di Forlì-Cesena: Modigliana, Tredozio;

in provincia di Bologna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo di

Bologna, Dozza, Fontanelice, Imola, Mordano.

Alcune norme per la produzione:

Lo Scalogno non può essere coltivato in successione a se stesso o altre liliacee (aglio o cipolla).

Devono trascorrere almeno 5 anni per il ritorno dello Scalogno sullo stesso appezzamento.

È inoltre vietato coltivarlo in successione a solanacee, a barbabietole e a cavoli.

È ammessa la rotazione con frumento, orzo, radicchio, insalate e carote.

L’impianto si deve effettuare nei mesi di novembre – dicembre, mentre la raccolta è attuata a partire

dal mese di giugno dell’anno successivo.

La produzione unitaria massima per ettaro è di 80 quintali.

Per gli agricoltori ricadenti nell’areale indicato nel disciplinare come descritto sopra, c’è la possibilità di conoscere meglio il prodotto e le potenzialità partecipando alla 31° Sagra dello Scalogno di Romagna Igp, che si svolgerà a Riolo Terme il 22/23 luglio e il 29/30 luglio.

Si vuole cogliere l’occasione della Sagra per illustrare le novità del nuovo Disciplinare e presentare il libro che Alessandra Giovannini ha scritto sulla Storia dello Scalogno di Romagna IGP e del Consorzio.

Sabato 22 luglio alle 18.30 presso la Sala Sante Ghinassi (di fronte alla Rocca) ci sarà la presentazione del Disciplinare e del Libro. Interverranno l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi, l’ispettore dell’ente Check Fruit Igor Bombardi, la giornalista Alessandra Giovannini nonché la presidente del Consorzio dello Scalogno di Romagna Glenda Vignoli, il vicepresidente Giordano Alpi e la Sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti.

È gradita la conferma della presenza.

Per info e prenotazioni rivolgersi a Glenda Vignoli: fisso 054671907 cellulare 3477282912, consorzioscalognoigp@gmail.com

Si cercano nuovi produttori volenterosi che vogliano intraprendere questa avventura. I margini ci sono!ù

Incendi boschivi: dal primo luglio attiva la fase di attenzione

Si comunica che con la circolare n° 0042661 del 22/06/2023 dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile dell’Emilia – Romagna è attivata la fase di attenzione per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale a partire dal 1° Luglio 2023 in base all’andamento delle condizioni meteo climatiche.

Durante tale periodo, nelle aree in cui viene dichiarata la “fase di attenzione per gli incendi boschivi”, le attività di abbruciamento di residui vegetali derivanti dai lavori agricoli e forestali in prossimità di boschi, di terreni saldi e/o arbustati, di castagneti, di tartufaie, di pioppeti e di altri impianti di arboricoltura da legno sono consentite solo in mattinata e i fuochi dovranno essere spenti entro le ore 11.00, sempre che non vi sia presenza di vento. 

Comunicazione

Gli abbruciamenti possono essere comunicati telefonando al Numero Verde Regionale 800 841 051 o inviando un’e-mail all’indirizzo “so.emiliaromagna@vigilfuoco.it” o utilizzando l’apposito applicativo web.

L’abbruciamento deve terminare entro le quarantotto ore successive al momento in cui viene dato l’avviso.

Quando è possibile fare un abbruciamento

L’abbruciamento dei residui vegetali è ovunque vietato nei periodi dichiarati di grave pericolosità per il rischio di incendio boschivo.

Nei restanti periodi è consentito se effettuato nelle modalità previste dal Regolamento Forestale della Regione Emilia-Romagna e nel rispetto delle misure regionali per la tutela della qualità dell’aria.

deve essere realizzato sul luogo di produzione, raggruppando il materiale in piccoli cumuli e in quantità non superiori a tre metri steri (metri cubi) per ettaro per giorno. Può essere bruciato esclusivamente materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli (ad esempio
sfalci, potature ecc.);

deve essere sempre vigilato, e il terreno su cui si effettua deve essere circoscritto ed isolato con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco;

non può essere effettuato in presenza di vento e bisogna evitare impatti diretti di fumi ed emissioni sulle abitazioni circostanti. Di seguito  il link per consultare i bollettini che puntualmente segnalano il rischio incendi: https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/rischi-previsione-prevenzione/bollettini-incendi-boschivi

Secondo bando agrisolare

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste informa che la Commissione Europea ha sbloccato il nuovo decreto del bando Agrisolare “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale“, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’uscita del bando è prevista tra entro il 01/09/2023 con apertura di 30 – 45 gg.

La misura, prevista dal PNRR con un fondo da 1 miliardo di euro, mette in campo finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo, di sostenere la crescita delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese.

Programma regionale per il controllo e il contrasto di Flavescenza dorata. Comunicazione dell’avvio, del periodo e delle modalità dei monitoraggi nelle aziende viticole dell’Emilia-Romagna

A seguito della recrudescenza della fitoplasmosi da Flavescenza dorata (FD) registrata tra il 2020 e il 2021 e in considerazione dell’importanza della problematica per la produzione vitivinicola, il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni ha predisposto per l’anno in corso un programma triennale di azioni tra loro integrate, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di questa pericolosa malattia. Per il 2023 tali azioni riguarderanno:

  • Il monitoraggio e controllo della malattia;
  • Il monitoraggio e controllo del vettore Scaphoideus titanus;
  • L’informazione e sensibilizzazione degli operatori coinvolti e delle associazioni;
  • La ricerca e la sperimentazione

    Particolare impegno sarà dedicato all’attività di monitoraggio del territorio e di sensibilizzazione dei viticoltori. Al riguardo, è stato selezionato un universo di 1800 vigneti, distribuiti nelle varie province della Regione, che rientrano nel campione da sottoporre nell’arco del piano triennale ad una visita che avverrà nel periodo compreso tra la seconda metà di giugno e la fine di settembre.

    Il confronto in azienda, condotto da esperti fitosanitari, verterà su
  • Informazione e confronto con l’agricoltore circa la biologia del patogeno, la sua trasmissione mediante il vettore Scaphoideus titanus, i sintomi e le strategie di prevenzione e controllo della malattia.
  • Controllo di un ettaro della superfice vitata dell’azienda, insieme all’agricoltore, volto a identificare eventuale sintomatologia.
  • Possibile campionamento di tralci di vite con sintomi riconducibili a Flavescenza, particolarmente nelle zone di nuovo insediamento della malattia.
    Sarà, dunque, richiesto ad ogni azienda individuata di garantire collaborazione e la presenza del personale aziendale per la durata della visita, ammettendo i nostri esperti incaricati (assistenti fitosanitari specificatamente formati) al libero accesso alle superfici vitate e alle piante di vite coltivate. Il personale che effettuerà questa attività si identificherà tramite tesserino di riconoscimento. Al termine della visita verrà rilasciato un verbale di monitoraggio con indicati i dettagli dell’attività svolta.

    Sul portale web del Settore fitosanitario è presente una pagina dedicata a Flavescenza dorata
    https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversitaper-
    nome/flavescenza/flavescenza-dorata-della-vite

    Per eventuali informazioni sull’attività di monitoraggio e, in generale, sul programma di
    contrasto alla malattia, è possibile inviare una mail alla casella dedicata:
    infoFlavescenza@regione.emilia-romagna.it

Manifestazione d’interesse per l’utilizzo di materiale di propagazione biologico in lista rossa: proroga al 31 luglio

Gli operatori biologici hanno l’obbligo di utilizzo di sementi certificate biologiche, salvo indisponibilità in commercio della specie richiesta per la quale è possibile presentare una richiesta di Deroga.

In particolare si ricorda che una speciale commissione tecnica, nominata dal Mipaaf, ha distinto le varietà in tre liste, in base alla disponibilità sul mercato di semente biologica:

  • Lista rossa / Specie e varietà che presentano materiale biologico in commercio sufficiente e per le quali non è concessa nessuna deroga.
  • Lista gialla / Specie e varietà che presentano materiale biologico in commercio sufficiente caso per caso e per le quali la Deroga è concessa caso per caso.
  • Lista verde / Specie e varietà che NON presentano materiale biologico in commercio sufficiente e quindi sono soggette a Deroga immediata generalizzata.

Già dal 2018 sono entrate in lista rossa erba medica e trifoglio alessandrino.

Con la Circolare Mipaaf n. 0135555 del 23 marzo 2022, il Ministero – su indicazione del “Gruppo di esperti” (nominato con Decreto Ministeriale 16835 del 18 marzo 2018) – ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2023 sono entrate in lista rossa le seguenti specie:

1.     frumento duro;

2.     frumento tenero;

3.     orzo;

4.     avena comune e bizantina;

5.     farro dicocco e farro monococco.

Per le specie in lista rossa, in caso di non disponibilità sul mercato per tutte le varietà, qualora non si possa reperire semente o materiale di propagazione biologico è consentito, previa richiesta in BDSB, di utilizzare materiale non biologico purché non trattato con concianti e prodotti fitosanitari non consentiti in agricoltura biologica (regolamenti CE sull’agricoltura biologica 834/2007 e 889/2008) e purché non ottenuto con l’uso di Organismi Geneticamente Modificati o prodotti derivanti da essi.

Al fine di garantire agli operatori una quantità adeguata di semente bio per le colture in Lista rossa le ditte sementiere hanno necessità di programmare con congruo anticipo le semine del prodotto potenzialmente necessario alle aziende.

La circolare ministeriale ha quindi stabilito che gli operatori biologici, che intendano utilizzare la Banca Dati Sementi Biologiche – BDSB ( disponibile su SIAN) per l’approvigionamento delle sementi bio, devono presentare su SIAN una Manifestazione di interesse per l’uso della semente Biologica  obbligatoriamente entro e non oltre il 30 giugno di ogni anno, per l’anno 2023 è stata concessa la proroga al 31 luglio 2023. ( circolare Masaf n°0252842 del 16/05/2023)

La manifestazione d’interesse presentata entro il 31 luglio 2023, deve fare riferimento alle specie che l’operatore bio ha in programma di seminare/trapiantare nel 2024, in particolare:

  • per le colture primaverili estivi a marzo/aprile/maggio 2024;
  • per le colture autunno-vernine a ottobre-dicembre 2024.

Le informazioni richieste per la compilazione della Manifestazione d’interesse sono sostanzialmente:

  • specie;
  • varietà;
  • quantità;
  • tempo limite di consegna;
  • specifiche tecniche qualitative.

L’operatore che non presenta la Manifestazione d’interesse entro i termini, in caso di indisponibilità del seme bio delle specie varietà in Lista rossa nel 2024, non potrà chiedere la Deroga e a controllo dell’OdC sarà esitata con una non conformità e conseguente Diffida.

Si invitano i produttori biologici a recarsi presso il proprio ufficio Cia di zona con le informazioni necessarie per la presentazione della manifestazione d’interesse.

Wine Vision Open Balkan, c’è tempo fino al 19 giugno per iscriversi

L’Ambasciata della Repubblica di Serbia a Roma ha comunicato che dal 16 al 19 novembre avrà luogo a Belgrado la Fiera internazionale del vino: “Wine Vision Open Balkan”, fra le più importanti fiere del vino del Sud-Est Europa, organizzata congiuntamente dalla Repubblica di Serbia, Albania e Macedonia del Nord, con il patrocinio dei Governi dei tre Paesi.
La Fiera dell’anno scorso ha riunito oltre 350 espositori provenienti da più di 20 paesi. Vi hanno preso parte 230 e più espositori dei paesi membri dell’Iniziativa Open Balkan così come un gran numero di aziende vinicole di Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Slovenia, Italia, Francia, Argentina, Cile, Sudafrica. In quell’occasione è stato organizzato anche il Concorso enologico “Open Balkan Wine Trophy”, seguito da numerosi incontri tra gli esperti del settore e dai masterclass. Inoltre, si sono svolti gli incontri B2B. 
Costi per tre tipologie di stand equipaggiato:
16mq: 250€
32mq: 600€
64mq: 2000€
Sotto il modulo d’iscrizione insieme al relativo materiale informativo. La scadenza per l’inoltro dell’application form è il 19 giugno 2023.

Comunicazione ai soci – Alluvione 2023

Stiamo tutti attraversando un momento particolarmente difficile, data la solidarietà manifestata da
colleghi di altri territori non colpiti dall’alluvione, Cia Romagna ha attivato un indirizzo mail:
aiutoalluvione@cia.it
A questo indirizzo potete inviare tutte le richieste di necessità che potete riscontrare (beni,
manodopera, attrezzature ect..) e le offerte. Provvederemo ad incrociare domanda e offerta per
provare a darvi una mano concreta in questa emergenza.
Nella richiesta vi chiediamo di specificare:

  • Nome
  • Cognome
  • Contatto cellulare
  • Comune
    Inoltre al fine di rendere più immediata la tua segnalazione preventiva dei danni causati dall’alluvione,
    abbiamo creato un modulo on line di segnalazione che potrete compilare direttamente. Trovate il
    modulo a questo link
    Si tratta di una prima raccolta dei danni subiti, che riporteremo nelle sedi opportune per richiedere
    misure di sostegno adeguate e che ci aiuterà nel gestire al meglio le procedure di richiesta danni
    appena riceveremo indicazioni.
    I nostri uffici sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento necessario, vi potete rivolgere al
    vostro responsabile territoriale.

C.I.A. EMILIA ROMAGNA – VIA BIGARI 5/2 – 40128 BOLOGNA BO – TEL. 051 6314311 – FAX 051 6314333
C.F. 80094210376 – mail: emiliaromagna@cia.it PEC: amministrazione.er@cia.legalmail.it

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