Campagna pomodoro, evitare concentrazioni nei conferimenti
Cristian Calestani
PARMA – “Sarà fondamentale gestire nel migliore dei modi l’inizio della campagna anticipando, fin dove possibile, le operazioni di raccolta in modo tale da evitare il rischio di una concentrazione di prodotto intorno al 20 di agosto”. È questo il punto focale della prossima campagna del pomodoro da industria nel Nord Italia secondo Davide Previati, tecnico dell’Op Asipo.
“Al 14 di giugno (giorno dell’intervista, ndr) – spiega Previati – i trapianti sono in fase di ultimazione, nel pieno rispetto delle pianificazioni. Dalle visite in campo si conferma l’ipotesi di una sovrapposizione del ciclo culturale dei trapianti che vanno dalla 14ª alla 17ª settimana. Il potenziale di questi impianti precoci sarà certamente inferiore al 2020, pertanto, bisognerà porre la massima attenzione nella gestione dell’inizio della campagna, che avverrà con almeno una settimana di ritardo rispetto allo scorso anno, in modo tale da recuperare qualche giorno di lavorazione, anticipando la concentrazione di prodotto dei classici impianti medi che si determinerà intorno al 20 di agosto”.
In sostanza, visto che si partirà con la raccolta almeno una settimana dopo rispetto allo scorso anno, considerato che ci saranno più ettari coltivati in tutto il Nord Italia (ancora mancano i dati definitivi perché ci sono stati ritardi nella stesura della Pac) e considerato che si prospetta una concentrazione della maturazione intorno al 20 di agosto, sarà fondamentale anticipare quanto più possibile i primi raccolti.
“Sul pianto fitosanitario – aggiunge Previati -, considerate le condizioni di questi giorni favorevoli alla peronospora, consigliamo di tenere coperta la coltura con prodotti sistemici in coltura tradizionale alternati a rame, considerata anche la presenza di batteriosi a livello fogliare. Inoltre, visto l’innalzamento delle temperature notturne, bisognerà porre attenzione anche all’irrigazione-fertirrigazione, da eseguire in modo puntuale”.
Ma, su tutti, resta il consiglio di partenza: “Si dovranno cogliere tutte le opportunità di anticipo delle operazioni di raccolta per prevenire la concentrazione della maturazione che tanti rischi ha determinato lo scorso anno. Nonostante l’andamento stagionale anomalo dei mesi di aprile e maggio (con temperature, soprattutto le notturne, al di sotto della media stagionale), la programmazione dei trapianti è stata rispettata. Diventa ora estremamente importante procedere alla raccolta senza tentennamenti, appena gli impianti precoci lo consentiranno, per mitigare la concentrazione degli impianti medio-precoci e medi che, certamente, avranno rese produttive nettamente superiori, essendosi sviluppati in condizioni ideali. Tutto questo – conclude Previati – con la speranza che il mercato resti ricettivo come lo scorso anno e come gli indicatori confermano al momento”.